IMPLANTOLOGIA CON POCO OSSO …
OGGI E’ POSSIBILE !!
“Siamo in grado di riabilitare una intera arcata dentaria in sole otto ore!” – spiega il dottor Parravano. “È possibile estrarre denti malati e irrecuperabili, modificare l’anatomia ossea e gengivale, inserire impianti nelle sedi progettate con il computer e posizionare nuovi denti fissi, tutto questo nell’arco di sette-otto ore”
in un centro moderno dedicato ed altamente tecnologico che insieme ad uno staff professionale e specializzato accompagnano il paziente in tutte le fasi dell’intervento.
Si parla di queste metodiche innovative da molto e in tutte le salse, è bene però sciogliere alcuni dubbi che si' insinuano nelle menti di molti.
E’ il momento di rispondere ad alcune domande apparentemente difficili:
“Possono davvero tutti sottoporsi ad interventi di implantologia?”
“Se c’è poco osso è possibile fare implantologia?!”
“Ma perché il mio dentista mi ha detto che non posso mettere gli impianti?”
Capita fin troppo spesso di fare consulenze a pazienti che affermano di aver ricevuto diagnosi, che talvolta potrebbero essere chiamate profezie, secondo cui l’idea di mettere impianti sarebbe per loro fantascienza a causa di questo o quell’altro impedimento. C’è chi è diabetico…poi c’è il cardiopatico, poi quello con la pressione alta, la signora con l’osteoporosi, quello con il rigetto ecc ecc…fino ai campioni indiscussi: quelli con poco osso.
Immaginate che danni fanno le informazioni sbagliate. A volte costringono alcune persone a vivere per anni con le dentiere che svolazzano mentre parlano e a rimanere nella convinzione che per loro gli impianti non possono proprio funzionare.
Questi pazienti si sono fidati per lungo tempo di quella diagnosi infausta e alla fine rassegnati hanno accettato il loro triste destino gravato da problematiche fisiologiche e psicologiche legate alla difficolta di mangiare e sorridere serenamente.
A volte ci sono situazioni nelle quali non c’è abbastanza osso per mettere gli impianti ma fortunatamente oggi ci sono tecniche affidabili e riconosciute che consentono di inserire impianti anche in situazioni estreme … basta conoscerle e saperle attuare.
E’ giunto quindi il momento di sfatare il mito/tabù del paradigma “mancanza di osso”. Capita piuttosto spesso che vi sia un’esigua quantità di osso mascellare ma questo non rappresenta un ostacolo grazie alle nuove tecniche implantari che oggi permettono soluzioni radicali e immediate evitando ricostruzioni ossee e lunghi tempi di attesa.
Nel corso degli ultimi anni, gli studi sull'implantologia si sono concentrati nel ricercare terapie rapide semplici ed affidabili per avere una immediata protesizzazione con nuovi denti fissi nella stessa giornata ed inoltre per risolvere casi complessi dove la quantità di osso residuo a disposizione per gli impianti dentali è insufficiente.
Tali ricerche hanno sviluppato diverse tecniche implantari all'avanguardia utilizzate in caso di carenza di osso mascellare, fondamentale sostegno dell’impianto: Tecnica degli impianti Angolati, degli impianti Pterigoidei e degli impianti Zigomatici.
· LA PRIMA (QUELLA DEGLI IMPIANTI ANGOLATI)
abitualmente utilizzata nel nostro Centro, consiste nell’utilizzo di speciali impianti molto più lunghi di quelli usati dalla metodica classica consentendo la loro applicazione in posizione obliqua rispetto alla cresta ossea, favorendo un migliore sfruttamento della stessa anche con ridotta presenza di osso e garantendo maggiore stabilità.
Inoltre la posizione obliqua permette di raggiungere dei punti di appoggio per sostenere i denti, senza andare ad interferire con nessuna struttura anatomica pericolosa, riducendo rischi e aumentando le potenzialità risolutive e soprattutto favorendo l’applicazione immediata dei denti fissi sugli impianti nella stessa giornata.
· LA SECONDA (QUELLA DEGLI IMPIANTI PTERIGOIDEI)
è veramente sorprendente perché usata in presenza di una notevole riduzione o addirittura assenza di osso nelle aree posteriori (dove sono posizionati i molari superiori).
Questa metodica attraverso l’utilizzo di speciali impianti lunghi posizionati in differenti e non usuali sedi anatomiche del cranio sostituisce a pieno titolo la classica tecnica, ormai nota che implica la ricostruzione ossea (rialzo del seno mascellare), con lunghi tempi di attesa, maggiori complicanze e minor garanzia di successo offrendo numerosi vantaggi quali:
la riduzione dei tempi di esecuzione (30 min), dei tempi di guarigione (pochi giorni), l’alta percentuale di successo e soprattutto la possibilità di protesizzazione immediata offrendo la gioia al paziente non solo di aver evitato la ricostruzione ossea ma quella di poter uscire nello stesso giorno dall’ambulatorio con nuovi denti fissi impiantati.
· LA TERZA (QUELLA DEGLI IMPIANTI ZIGOMATICI)
è da considerarsi l’ultima frontiera nella chirurgia implantare.
Tale tecnica viene utilizzata quando nell'arcata superiore c'è scarsità o assenza totale di osso nella zona posteriore e dove non è possibile neanche utilizzare la precedente tecnica sopra descritta. Si tratta di impianti che vengono fissati all’osso zigomatico (da cui il nome), che insieme a quelli della tecnica di tipo angolato (messi anteriormente) potranno sostenere una protesi dentaria fissa nell’arco della stessa giornata senza aver ricorso a nessun innesto osseo.
· QUARTA ED ULTIMA TECNICA (non di immediata risoluzione come le precedenti tecniche) è quella di tipo rigenerativo di tessuto osseo e gengivale usata in caso di totale ed estrema carenza di osso mascellare quando non è possibile l'utilizzo né dei siti zigomatici, che di quelli pterigoidei per l'applicazione delle tecniche implantari sopra descritte. Inoltre nel caso in cui c'è una eventuale presenza di denti sani (da non rimuovere) adiacenti alla porzione di cresta ossea edentula da riabilitare viene ostacolata anche l'applicazione degli impianti angolati. Soltanto quando si raggiungono queste condizioni così estreme (che rendono impossibile l'applicazione delle sovra citate tecniche innovative implantari) si ricorre alla rigenerazione ossea.
Nel nostro Centro questa rigenerazione ossea è coadiuvata dall’impiego dell’estratto piastrinico considerato un nuovo approccio alla rigenerazione dei tessuti ossei e gengivali.
E’ grazie alla preziosa collaborazione del “Centro Immunotrasfusionale della Asl dell'Aquila” diretto dalla Dott.ssa Anna Rughetti che il nostro Centro può avvalersi di questa innovativa tecnica rigenerativa finalizzata soprattutto all'implantologia.
GUARDA I VIDEO DEDICATI ALLE TECNICHE DI PRODUZIONE ED UTILIZZO DELL'ESTRATTO PIASTRINICO
In questo caso con un unico intervento oltre alla ricostruzione ossea è possibile inserire contestualmente gli impianti ma non i denti come nelle tecniche precedenti perché l’osso appena innestato ha una consistenza troppo morbida per un idonea funzione di sostegno implantare.
Oggi proprio con l’utilizzo di queste quattro tecniche innovative la possibilità di poter applicare impianti è notevolmente aumentata e soprattutto garantita in ogni condizione che va dalla riduzione di osso fino alla totale assenza.
Dopo questa carrellata informativa che forse molti di voi neanche avranno letto (probabilmente noiosa e lo capiamo) quello che resta come messaggio fondamentale è che laddove esistano progressi scientifici che permettono il superamento di deficit che in passato rappresentavano un ostacolo per migliorare la propria qualità della vita, è doveroso usufruirne e cercare la soluzione quanto più vicina alla perfezione, senza lasciarsi sbarrare il percorso da dubbiose diagnosi senza speranze.
"OGGI E’ POSSIBILE !!!!"
IMPLANTOLOGIA CON POCO OSSO ABRUZZO
“Siamo in grado di riabilitare una intera arcata dentaria in sole otto ore!” – spiega il dottor Parravano. “È possibile estrarre denti malati e irrecuperabili, modificare l’anatomia ossea e gengivale, inserire impianti nelle sedi progettate con il computer e posizionare nuovi denti fissi, tutto questo nell’arco di sette-otto ore”
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