LA PROTESI FISSA TOTALE AVVITATA SU IMPIANTI:

LA TORONTO BRIDGE

 

 

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Nel nostro Centro di implantologia, abbiamo scelto di adottare una soluzione protesica particolarmente efficace per le riabilitazioni protesiche fisse totali:

LA TORONTO BRIDGE !

Essa è una protesi fissa avvitata su impianti dentali, in grado di sostituire un’intera arcata. Viene stabilizzata con delle viti sugli impianti (il nostro protocollo prevede 6 impianti superiormente e 5 inferiormente) e può sostituire fino a 12 denti per arcata.

Questi metodi All-on-6 e all-on-5 adottati nel nostro Centro risolvono il problema dell’edentulia totale, sostituendo i denti mancanti nell'arcata superiore o inferiore mediante un ponte dentale avvitato supportato da sei o cinque impianti dentali. Questo ponte è una soluzione efficace e gradevole con numerossi vantaggi:

 

 

• trattamento della migliore qualità con un eccellente risultato estetico e funzionale
• denti provvisori fissi in un solo giorno
• sensazione naturale nella bocca
• conservazione dell’osso
• tempi di trattamento più brevi
• alto tasso di successo del trattamento
• miglioramento della qualità della vita.

 

In pratica, si riacquistano i denti fissi che danno al paziente una sensazione naturale nella bocca sia dal punto di vista estetico che della masticazione. Queste metodiche implanto-protesiche risultano molto più confortevoli per i pazienti, grazie ai denti provvisori fissi che permettono di ripristinare completamente la funzionalità della masticazione e dell’estetica in un’unica seduta; 8 ORE

 

8 ore

 

 

 

La Toronto Bridge è stata progettata e realizzata da un gruppo di ricercatori svedesi diretti dal Prof. Branemark, poi presentata alla comunità scientifica internazionale durante il Convegno Mondiale dell’ Odontoiatria, nel 1982 a Toronto, città dalla quale prende il nome. 

 

 

Nel nostro Centro utilizziamo diverse tipologie di materiali per realizzare le nostre TORONTO BRIDGE: per la protesizzazione provvisoria ci avvaliamo di ottime resine acriliche che offrono una facile e rapida lavorazione con costi contenuti                             

 

 

Dopo 5 mesi di protesizzazione provvisoria in resina acrilica eseguita sempre con la tecnica avvitata si passa alla protesi definitiva. Per i lavori definitivi prediligiamo il materiale composito

 

    

 

oltre ad una altra scelta: la ceramica.

 

 

In alcuni casi, su richiesta del paziente per motivi economici, possiamo modificare il provvisorio in resina rendendolo più resistente, estetico e con le caratteristiche di un lavoro definitivo anche se rimane in materiale resina. 

 

 

 

 

MATERIALI USATI NEL NOSTRO CENTRO PER LA PROTESIZZAZIONE FISSA TOTALE SU IMPIANTI

 

 

 

I materiali usati per la protesizzazione fissa su impianti vengono distinti in due categorie:

 

1) MATERIALI PER AMATURE PROTESICHE

2) MATERIALI ESTETICI DI RIVESTIMENTO 

 

 

1) MATERIALI PER ARMATURE PROTESICHE

Nel nostro Centro utilizziamo diversi tipi di materiali per le strutture protesiche. Questi materiali vengono scelti in base:

alla tecnica di protesizzazione adottata;

al numero e disposizione degli impianti ;

al tipo di osso e occlusione presente;

a l’estetica richiesta;

al tipo di spesa da sostenere.

 

• PEEK versatile biomateriale polimerico che presenta un modulo di elasticità come la corticale ossea, straordinaria resistenza alla flessibilità, ottima adesione con i compositi. contrazione minima, colore bianco. 

 

 

• Le FIBRE DI CARBONIO sono un altro valido materiale per realizzare le strutture di supporto. Presentano varie caratteristiche: leggerezza, resistenza, alto modulo di elasticità, colore nero ma rivestite con opaco bianco si integrano molto bene con compositi e resine restituendo un ottimo effetto estetico alla protesi.  

 

 

 • Anche le FIBRE DI VETRO vengono considerate eccellenti per la realizzazione di armature, perchè offrono al manufatto una buona resistenza, ottima estetica, sempre associate a composito e resine, per quanto le annoveriamo fra i materiali utilizzati nel Centro di Implantologia.

 

 

 

• Il TITANIO lega altamente bio - compatibilearmature protesiche, per la sua leggerezza, resistenza, biocompatibilita con i tessuti e massima adattabilità in campo odontoiatrico. Viene lavorato tramite fresatura con sistema cad - cam.

 

 

• Anche il CROMO COBALTO è utilizzato per la costruzione di armature e spesso associato al rivestimento in composito. Ottimo materiale resistente, adattabile, che viene utilizzato per la costruzione di armature attraverso la fusione nella maggior parte dei casi oltre che con la fresatura robotica.

 

 

• Importante anche  la ZIRCONIA. La zirconia (o ossido di zirconio) è una ceramica policristallina, molto resistente ma rigida sia nella lavorazione che nella adattabilità ai carichi masticatori. Per la sua alta valenza estetica è indicata nelle strutture di corone protesiche singole o multiple su impianti come ponti, circolari (arcate intere) e Toronto bridge.

 

 

• Utilizziamo anche delle combinazioni di diversi materiali per realizzare armature più performanti come quelle di TITANIO -ZIRCONIA oppure CROMO COBALTO – ZIRCONIA entrambi associati poi alla ceramica. Questa scelta della combinazione di materiali è dettata dall'esigenza di realizzare delle strutture in zirconio a bassi volumi o spessori mantenendo una notevole resistenza (con l'aiuto del metallo) ai carichi masticatori assicurando inoltre una buona integrazione con la ceramica di rivestimento.

 

 

 

2) MATERIALI ESTETICI DA RIVESTIMENTO

 

• Fra i materiali di rivestimento più innovativi, vi sono iCOMPOSITI di nuova generazione(facile lavorazione, fotoindurenti, micro riempitivi, bassa contrazione, ottima estetica, facile riparazione e bassi costi) 

 

    

 

 

che primeggiano per le realizzazioni di protesi fisse totali (Totonto Bridge) su impianti,

 

 

protesi parziali fisse su impianti

 

 

e protesi mobili (parziali o totali) su impianti. 

 

 

Per la realizzazione di Toronto bridge nel nostro Centro è consigliato l'utilizzo di materiali compositi estetici, con struttura in fibra di carbonio poiché l’unione di questi due materiali consente di rispondere in maniera “elastica” al carico masticatorio con un modulo di elasticità pari al naturale, assicurando l'integrità protesica e la salute implantare negli anni.

 

 

Anche l'utilizzo di rivestimenti in composito associato a strutture in titanio o cromo cobalto  è considerato da noi un  ottima  scelta per la protesizzazione fissa.  Grandi vantaggi estetici, resistenza al carico masticatorio , facilità nella lavorazione e costi più contenuti.

 

    

 

 

• Altri importanti materiali di rivestimento sono le CERAMICHE E DISILICATI DI LITIO (più estetici e costosi) che vengono spesso associati alla zirconia , titanio o cromo- cobalto. Questi disilicati, possono essere considerati come una forma di evoluzione delle ceramiche, aventi migliori caratteristiche di resistenza alla rottura ed eccellente estetica (traslucenza come i denti naturali) e trovano un largo utilizzo per le loro caratteristiche anche in odontoiatria estetica.

 

 

 

 

L’integrità nel tempo delle strutture e dei rivestimenti dentali possono essere molto influenzate dalla natura del materiale che li costituisce.

 

 

Le indicazioni che guidano la scelta del tipo di materiale da usare per la protesizzazione definitiva sono influenzate da diversi fattori:

 

1. Presenza o meno di parafunzioni (nonostante il ripristino della giusta occlusione con la nuova protesizzazione)  come il serramento, bruxismo, digrignamento dei denti che possono compromettere l’integrità della protesi nel tempo e aggravare lo stato patologico esistente. In questo caso consigliamo materiali con un modulo di elasticità maggiore compositi e resine.

 

 

2.Il tipo occlusione esistente : Nel caso di una riabilitazione protesica di una parte o di una intera arcata dentale, bisogna adattare (in alcune situazioni) la nuova protesi alla condizione occlusale presente senza effettuare stravolgimenti dell'occlusione. Questi compromessi possono generare una occlusione imperfetta (malocclusione). L’imperfetta funzione meccanica della protesi (che lavora in modo scorretto), rende quest’ultima più vulnerabile all’azione meccanica della masticazione. Anche in questo caso consigliamo materiali con modulo di elasticità maggiore come resine e compositi per assicurare nel tempo l'integrità della protesi.

 

 

 

3. Nel caso di una riabilitazione protesica totale (arcata superiore e inferiore) la scelta di un prodotto molto estetico ma nello stesso tempo fragile e rigido come la ceramica non è altamente consigliata perchè non assorbe per la sua natura, le forze masticatorie sulla superfice dei denti artificiali.

Le strutture rigide con rivestimenti ceramici, (soprattutto nelle arcate intere contrastanti) scaricano forze eccessive sugli impianti endoossei, non trovando, a questo livello, nessun sistema  “ammortizzante”, come invece accade nel dente naturale. Il legamento parodontale del dente naturale, infatti, consente di rispondere in maniera “elastica” al carico masticatorio, minimizzando lo stress che si genera a livello radicolare

 

 

Questo stress nelle ceramiche non venendo assorbito dall’impianto che le sorregge, (come invece accade per il dente), comporta eventuali fratture ed abrasioni delle corone dentali. Consigliamo pertanto materiali elastici come resine e compositi.

 

 

4.L’età del paziente e le esigenze estetiche : il paziente giovane ha sicuramente una richiesta estetica maggiore rispetto ad un paziente anziano. Di conseguenza predilige materiali vetrosi (ceramica , zirconia) che attualmente risultano più altamente estetici e naturali.

 

 

 5) Disponibilità economica: in base al tipo di possibilità economica è possibile fare scelte sul tipo di materiale da utilizzare (es.materiali vetrosi più costosi contro materiali resinosi più economici).

 

      Toronto Bridge in cromo cobalto - composito