ESTRAZIONI CANINI INCLUSI (chirurgia estrattiva)
Nella classifica delle percentuali di inclusione, quelle dei canini è indicata al 2° posto, dopo i denti del giudizio. Quella dei canini coinvolge l’1% della popolazione e nella fascia tra i 7-11 anni arriva al 3% circa. L’importanza funzionale ed estetica del canino e la frequenza dell’inclusione dentaria impongono una diagnosi più precoce possibile per scegliere la soluzione terapeutica più adatta e conservativa.
In base al caso clinico specifico si utilizzano le seguenti terapie:
• estrazione del canino da latte in caso di diagnosi precoce, con l’aumento dello spazio per favorire l’eruzione del canino permanente;
• estrazione del canino incluso e sostituzione dello spazio con corone sui denti a fianco (ponte);
• estrazione del canino incluso ed inserimento dell’impianto con innesto osseo nell’area privata del canino;
• trattamento ortodontico chirurgico per il recupero in arcata del canino incluso.
L’intervento consiste nell’aprire una breccia mucosa e ossea nel palato, quindi collegare un filo ortodontico sulla superficie del canino incluso da un lato e l’altro su un punto di ancoraggio applicato all’arcata dentaria. La forza di trazione esercitata nel tempo sul filo, abbinata alla contemporanea terapia ortodontica in atto, favorisce lo spostamento del canino che viene tirato fuori, disincluso, guidato ed allineato in arcata.