MALATTIA PARODONTALE

 

 

La malattia parodontale è una patologia che colpisce i tessuti di sostegno del dente (il parodonto). Interessa prevalentemente gli adulti e gli anziani, ma ci sono forme particolarmente aggressive in grado di interessare anche gli adolescenti e gli infanti.

Il parodonto è costituito da:

1. Gengiva;

2. Cemento Alveolare (lo strato più esterno della radice del dente);

3. Legamento parodontale;

Le patologie che interessano il parodonto (note soprattutto in passato con il termine volgare di piorrea) sono le gengiviti e le parodontiti

 

 

1. GENGIVITE

 

Condizione infiammatoria che interessa solamente la gengiva. Questa appare arrossata, gonfia, e puo’ sanguinare durante lo spazzolamento quotidiano. Deriva essenzialmente da un accumulo di placca nella zona di confine tra la corona del dente e la gengiva stessa.  E’ una condizione infiammatoria assolutamente reversibile, in seguito all’applicazione di una adeguata terapia.

 

 

GENGIVITE -  COME SI CURA

Il primo trattamento, con importante valore preventivo, consiste nell’adozione delle comuni pratiche di igiene orale domiciliare, con spazzolino da denti e filo interdentale (vedi sezione igiene e profilassi) .

 

                                                                                                          

Segue poi la rimozione del tartaro dalla superficie del dente e della gengiva, eseguita con appositi strumenti manuali (curette) e ad ultrasuoni (ablatori).

 

L’indicazione da parte dell’Igienista, di dentifrici e colluttori indicati per il singolo paziente, offre un contributo importante al mantenimento della salute gengivale.

 

 

2.PARODONTITE 

 

Nasce come evoluzione, nel tempo, di una gengivite non trattata.  Nota anche come piorrea , è una patologia piuttosto subdola che - se non curata - porta alla distruzione dei tessuti che assicurano sostegno e stabilità ai denti (osso e legamento parodontale). Spesso, pertanto, il primo sintomo che allarma il paziente consiste nell'aumento della mobilità dentale, che in assenza di trattamenti adeguati progredisce lentamente fino alla perdita dei singoli denti.

 

PARODONTITE - COME INDIVIDUARLA

 

Vi sono numerosi segnali di allarme, differenti a seconda dello stadio di avanzamento della malattia, di cui anche il paziente può rendersi conto:

- Gengive arrossate, che sanguinano spazzolando i denti, oppure mangiando cibi duri;

 

- Gengive retratte su tutti o solo su alcuni elementi dentali, che conferiscono l’aspetto di “denti lunghi”;

 

- Mobilità dei denti e spostamento dentale (i denti con ridotto supporto osseo si spostano in cerca di equilibrio durante l’occlusione);

 

 

La diagnosi odontoiatrica consiste:

 1.Nell’ESAME CLINICO: valutazione dello stato dei tessuti duri (osso alveolare) e molli (gengiva) tramite sondaggio parodontale: uno strumento calibrato in mm (sonda) viene inserito tra la gengiva ed il dente, al fine di accertarsi di un eventuale riassorbimento osseo misurandone la profondità e (tasca parodontale)

 

 

I dati risultanti da questo esame vengono registrati su una apposita scheda specifica per il paziente (cartella parodontale).

 

2.Nell’ESAME RADIOGRAFICO: effettuato su entrambe le arcate, tramite piccole radiografie endorali, al fine di visualizzare il livello osseo

 

 

 

PARODONTITE - COME SI CURA

 

Il trattamento della parodontite si sviluppa in tre fasi principali:

 

1.TERAPIA CAUSALE:

 

Consiste nella detartrasi e nella levigatura radicolare, attraverso cui viene rimossa la causa primaria della patologia (placca batterica e tartaro); viene eseguita in più sedute e può necessitare di una anestesia locale. In questa fase vengono rimossi anche i fattori irritanti locali, quali otturazioni/restauri protesici non idonei; (vedi sezione igiene);

 

 

2.FASE DI RIVALUTAZiONE: 

 

Ci permette di rivalutare lo stato dei denti compromessi dopo la terapia casuale, e viene effettuata tramite ad un nuovo sondaggio parodontale, confrontato con quello iniziale.

 

 

I siti in cui ci sono tasche parodontali poco profonde (4-5 mm), presentano un netto miglioramento in seguito alla levigatura radicolare, che risulta, quindi, sufficiente.

I siti che presentano tasche profonde (dai 6 mm in su) molto spesso necessitano di terapie complementari, come la terapia chirurgica.

 

3. TERAPIA CHIRURGICA :  

 

Le terapie chirurgiche da adottare nella terapia delle tasche parodontali sono:

 

1.  LA TERAPIA CHIRURGICA RESETTIVA :  

consiste nella eliminazione completa della tasca ossea. Questa viene effetuata in seguito all’apertura di un lembo di accesso, previa anestesia, che consente di rimodellare la superdicie ossea interessata. A seguito di questa terapia il dente può apparire “più” lungo nella zona interessata, senza però compromettere gravemente l’estetica, mentre i tessuti gengivali potranno apparire leggermenti gonfi (minimo edema), con una sintomatologia tranquillamente controllabile dalla classica terapia analgesica e antinfiammatoria, opportunamente prescritta per il singolo paziente. 

 

 

 

2. LA TERAPIA CHIRURGICA RIGENERATIVA : 

 

 In caso di malattia parodontale grave, è necessario rimuovere la causa della patologia (con terapie chirurgiche per bloccare l'avanzamento della patologia parodontale) e

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contestualmente effettuare una rigenerazione ossea inserendo osso eterologo nel difetto, rivestendo la superfice con una membrana in

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collagene riaccollando il lembo gengivale e procedendo alle suture.

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CHIRURGIA ESTETICA MUCOGENGIVALE. 

Le chirurgie parodontali vengono utilizzate anche per FINALITÀ PURAMENTE ESTETICHE. Nel nostro Centro le terapie dedicate all'estetica del sorriso fanno parte della chirurgia estetica muco gengivaleche consiste nel recupero delle recessioni gengivali, che possono costituire un problema estetico, soprattutto quando interessano i settori dentali anteriori (incisivi e canini).

 

 

 

 

La Chirurgia Estetica Mucogengivale trova la sua applicazione nell’ambito di questi interventi:

 

1. LEMBO SPOSTATO CORONALMENTE

2. INNESTO GENGIVALE

 

1.LEMBO SPOSTATO CORONALMENTE:

 

è una tecnica chirurgica largamente utilizzata per correggere difetti gengivali singoli o multipli. Dopo adeguata anestesia, si procede all’incisione di un lembo e alla sua successiva mobilizzazione. In seguito il lembo viene spostato in senso coronale ed infine suturato.

 

 

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 recessione singola

 

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incisione del lembo

 

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spostamento del lembo in senso coronale

 

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suture

 

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recessione guarita

 

 

 

2 .INNESTO GENGIVALE:

 

in questo intervento l’innesto viene prelevato dal palato e successivamente viene inserito nella sede gengivale interessata dalla recessione.

 

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situazione iniziale

 

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 prelievo di mucosa dal palato

 

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Inserzione dell’innesto a livello della recessione stabilizzato con suture

 

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GUARIGIONE FINALE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parodontologia e Perimplantiti

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